giustizia italiana

Una cosa è sicura: il Movimento 5 stelle “non sarà donatore di organi”.

Oggi comincia quella che potrebbe essere l’ultima settimana di questo governo o la prima di una fase di grandi riforme, con una maggioranza più compatta e “volenterosa”.La crisi ci attende in aula, dove le opposizioni tenteranno di far cadere il governo andando alla conta dei voti. Nel mirino il ministro Alfonso Bonafede.La questione non è nel merito, visto che il ministro illustrerà una relazione in cui si concentrerà su come spendere i 2,75 miliardi stanziati per la giustizia nel Recovery Plan, per assumere personale, snellire i tempi dei processi, digitalizzare il sistema, ampliare ed ammodernare le carceri.Cosa avrà mai fatto il nostro ministro per diventare la pietra dello scandalo?Cose giuste, a mio avviso: una legge anticorruzione che questo Paese aspettava da decenni, la riforma della prescrizione per garantire certezza della pena, ha avviato la revisione del processo penale e civile.I parlamentari italiani dovrebbero quindi votare a favore per senso di responsabilità ma anche per senso di giustizia. Ma non sarà così perché evidentemente quanto fatto va a ledere il sistema di protezione dei colletti bianchi.Eppure sono certa che quello che vogliono le opposizioni insieme ad IV non è quello che voterebbero gli italiani. Chi rappresentano quindi? Una cosa è sicura: il Movimento 5 stelle “non sarà donatore di organi”.

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